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20 Solare è la notte - Struttura

Solare è la notte - Versi di Sfere Celesti a canone inverso

Struttura dell'opera

L'opera è strutturata in due parti principali una in prosa ed una in versi. I quadri espositivi che vengono presentati nelle due parti sono dieci. Il collegamento fra le due parti è svolto da un corsivo "scacchistico", una storia nella storia, dove si narra dell'amore impossibile di un pedone per la regina.

Le parti in prosa sono in relazione emozionale (e tematica) con le rispettive parti in versi; le parti in versi sono composte da un totale di 143 terzine, con metrica alternata di 3, 4 e 5 sillabe con 6, 8 e 10 (terne di tipo pitagorico).

La strutturazione delle terzine all'interno dei dieci quadri segue i primi dieci numeri della sequenza di Fibonacci, un richiamo ai rapporti fra poesia e matematica le cui radici sono negli studi dell'autore per un progetto di poesia frattale e nella relativa trilogia (Phi, Tetraktis e Come felce verso il cielo).

La lettura più immediata è quella dalla prima terzina all'ultima; in parallelo è però affiancata una linea narrativa opposta, che scorre in senso inverso (dall'ultima terzina alla prima).

E' quindi possibile effettuare una doppia lettura lineare, cioè, pagina dopo pagina, dalla prima all'ultima e poi dall'ultima alla prima oppure, affiancata (prima-ultima, seconda-penultima, ecc). Essendoci un numero totale di terzine dispari (143), c'è una singola terzina centrale, con funzione di baricentro narrativo, ovvero fulcro attorno al quale avviene un'immaginaria rotazione del flusso narrativo.

Un'ulteriore possibilità di lettura è quella combinatoria e libera dei singoli versi. Una sorta di gioco compositivo che offre al lettore la possibilità di realizzare un proprio flusso narrativo, il proprio viaggio onirico di artista immaginatevi o "pigro sognatore".

Il respiro principale della narrazione in versi è data dal numero delle terzine presenti in ogni quadro, il ritmo invece deriva dalla modalità di lettura scelta.

L'opera è concettualmente politica, con una serie sovrapponibile di possibili suddivisioni narrative.

Il canone inverso citato nel sottotitolo è un riferimento alla tipica composizione contrappuntistica che ad una melodia, unisce una o più voci "ad imitazione". La voce che presenta la melodia, ovvero la sequenza principale (dalla prima all'ultima terzina), musicalmente parlado è l'antecedente, mentre la sequenza opposta (dall'ultima alla prima terzina) è la conseguente; le linee di lettura che è possibile costruire volta per volta con varie combinazioni (vedasi tabella seguente), sono altre conseguenti.

Numero di terzine per quadro

1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55

Sequenza principale

Antecedente

Sequenza inversa

Conseguente principale

Sequenza alternata delle terzine

Conseguente principale

Sequenza combinatoria delle terzine

Conseguente secondaria

Sequenza alternata dei singoli versi

Conseguente secondaria

Sequenza combinatoria dei singoli versi

Conseguente secondaria

 

 

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