Il lato jazz delle concertesie: i concerti per poeta e compositore
Le note ed i versi sono idea, concetto, emozione, suono, gesto, chiave energetica. Una teatralizzazione che libera il gesto poetico fondendolo alla musica, il poeta ed il compositore duettano jazzisticamente nello spirito del tema conduttore interagendo ed integrandosi nell'esposizione. Il verso si fa suono in unione sinergica con il pianoforte, e' un continuo duettare fra note e parole ed i piani sonori sono fluidi e cangianti. |
Nei concerti l'utilizzo spesso combinatorio della poesia restituisce all'ascolto un flusso narrativo sempre nuovo, le parole divengono note per comporre e scomporre melodie poetiche; versi tessuti insieme al cantare pianistico.
La musica è improvvisata su alcune idee e concetti predefiniti; lo spartito che il compositore/esecutore tiene sul leggio è un semplice foglio a quadretti con i nomi di generi musicali, associati a tonalità e sequenze di accordi di riferimento, nonché di alcuni compositori significativi per il loro stile. Segni circolari indicano un percorso, tra i molti possibili, per guidare l'improvvisazione del compositore/esecutore. |
Ogni "Concertesia" è una spirale emotiva in continuo movimento, fluidi fotogrammi nei quali musica e versi si alternano all'ascolto come onde. Le oscillazione dei piani sonori favoriscono la realizzazione sinestetica di un totale coinvolgimento emozionale.
In ogni performance l'ascoltatore è parte attiva della creazione artistica, fruendo dell'opera in modo personale e filtrandola secondo la propria esperienza e le proprie preferenze.
In questo progetto, la sovrapposizione continua di parole e musica costituisce volutamente una doppia traccia che obbliga l'ascoltatore ad effettuare una continua scelta di precedenza nell'ascolto, in quanto, non potendo percepire contemporaneamente due messaggi diversi, alternerà necessariamente momenti in cui l'attenzione, focalizzandosi sulle parole, lascerà la musica in sottofondo, o al contrario darà spazio all'emergere della musica, nel qual caso le parole si faranno ritmo e fonemi, puro suono astratto. |
Massimo Apicella: voce recitante - Ruggero Cantamessa: pianoforte
Come felce verso il cielo - Cerchio d'acqua
15 Febbraio 2014 - Pinerolo (To) "Vicolo Corto"
16 maggio 2014 - Giaveno (To) "Chiesa dei Batù"
Rassegna stampa - Testo del recitativo
Questa "Concertesia - Concerto per poeta", è stata presentata in prima assoluta Venerdì 27 giugno 2014, in occasione dell'inaugurazione della "Mostra dell'anno" del Circolo fotografico Il Mascherone di Giaveno (To) dedicata al "Silenzio", presso la Chiesa dei Batù di Giaveno (TO).
Reading a Roma 14/10/2015 - Reading a Torino 10/12/2015
Silenzi di versi tra fugati e fotogrammi sonori.
Silenzi diversi trafugati e fotogrammi sonori.
Silenzi di versi trafugati e fotogrammi sonori.
Silenzi diversi tra fugati e fotogrammi sonori.
Il titolo di questo “concerto per poeta” sul tema del silenzio, è quadripartito in frasi solo in apparenza simili e si richiama direttamente alla struttura in quattro mo[vi]menti, oppure in quattro movi-menti, di un “ricercare” in forma di fuga minimalista.
Un alternasi di sezioni in versi ad altre in prosa. I versi seguono la metrica haiku (cinque, sette, cinque sillabe), una ritmica essenziale suddivisa in tre gruppi di quattro per ognuno dei quattro mo[vi]menti principali. Il tema si muove in una sorta di contrappunto letterario alla prosa, sviluppata sul confine mimetico di frasi brevi o versi lunghi.
Frammenti melodici, fra menti tonali, in linee sottili tessono ricami a richiami d’anime affini.
È un discorso musicale ad immagini, un silenzio sonoro che attraversa le figure e risuona nell’anima.